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Stigmhate:“Zodacare Od Zodameranu”

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Avevano colpito pubblico e critica con il precedente “The Sun Collapse”, datato 2012, tornano quest’anno con il loro quarto capitolo dal titolo enochiano “Zodacare Od Zodameranu”, una prova convincente che certifica ulteriormente il valore degli Stigmhate.

Il Black Metal di matrice svedese è ancora ampiamente presente nelle undici tracce che compongono la tracklist, ma, rispetto al suo predecessore, questo è un lavoro molto più diretto e sapientemente orchestrato. I Nostri alternano in modo magistrale episodi che viaggiano alla velocità della luce, con parti più lente e ragionate, non disdegnando qualche arpeggio o assolo, supportato da ritmiche maggiormente riconducibili a sfumature Thrash. Il punto di forza del combo vicentino risiede soprattutto nella capacità di sfornare brani che, pur mantenendosi ancorati a paletti dettati dal genere, riescono ad essere eterogenei e godere di una oscura luce propria.

“Zodacare Od Zodameranu” è una vera e propria prova di forza, il riffing serrato delle chitarre imprime ritmi rapidissimi ad ogni traccia, ma questo non si traduce in un caos sonoro che trasforma il suono in un ammasso di distorsioni, ogni strumento è perfettamente riconoscibile e ciò permette di assaporare al meglio quelle che sono le linee melodiche disegnate dalle sei corde. Gli Stigmate si rifugiano anche in passaggi più slow, come in “Adamas Ater” ed in alcuni frangenti di “Templethoth”, solo per citare alcuni esempi.

Il compito di aprire l’album viene affidato ad “Aetherion”, un’intro spettrale che vede una voce femminile recitare versi in latino, supportata da un tappeto infernale di suoni al limite del cacofonico, si tratta solo del preludio all’apocalisse musicale che si scatenerà di lì a poco con la seguente “The Third Obsidian”, una delle tracce migliori del lotto insieme ad “Ave Averno In Genesi Nema”. Nel primo caso a rendere il brano superlativo è l’intermezzo costituito da un arpeggio di chitarra clean, sostenuto da ulteriori accordi distorti ed un drumming sempre possente.

L’album è stato registrato e missato da Giuseppe Orlando, mentre l’artwork è stato curato dal disegnatore brasiliano Marcelo Vasco, già autore di opere per Machine Head, Soulfly, Borknagar e molti altri. In conclusione possiamo dire che “Zodacare Od Zodameranu” è per gli Stigmhate l’album della consacrazione, una prova ulteriore del valore di questa band, consigliato pertanto agli amanti del genere.