Home Live Report Constraint: la musica e l’arte liberatoria della danza. Photo Gallery dall’Arci Tom

Constraint: la musica e l’arte liberatoria della danza. Photo Gallery dall’Arci Tom

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Belli da vedere e da ascoltare dal vivo. Anche gli emiliani Constraint hanno fatto parte del primo Milady Metal Festival andato di scena all’Arci Tom di Mantova.
La band ha da poco rilasciato il lyric video “Autumn Hymn”, dall’album “Enlightened by Darkness” (la recensione) e si appresta ad esibirsi nuovamente dal vivo.
Il 20 maggio i Constraint saranno allo Spring of Darkness di Pianoro – EVENTO QUI;
– il 17 giugno allo Straevil Fest di Borgosatollo (BS) ed il 18 agosto a Isola Rock in provincia di Verona.

Ci sono però altre novità in casa Constraint.
Dice la cantante Beatrice Bini:

“Adesso stiamo lavorando sui pezzi nuovi; avendo cambiato formazione (chitarrista e tastierista; in più il violinista è diventato un membro fisso) ed essendoci evoluti, le influenze sono diverse da quelle che hanno caratterizzato il nostro primo album; quindi, si prospettano nuove composizioni in stile progressive metal, pur mantenendo elementi sinfonici. Ogni membro della band ama una sfaccettatura diversa del prog, in più vi sono influenze completamente estranee al metal (classica, jazz e altro), quindi è complesso e allo stesso tempo stimolante creare musica tutti insieme. Non c’è un compositore unico, ognuno dà il suo contributo, ma specialmente il nuovo chitarrista è davvero creativo e sta dando molti input. Alcune delle nostre influenze attuali: Steven Wilson, Pain of Salvation, Symphony X, Tool, Dream Theater, Fleshgod Apocalypse e molto altro”.

Una delle particolarità dei Constraint è la resa scenica. La cantante Beatrice Bini infatti, oltre a trasmettere forti vibrazioni grazie alla sua potenza vocale, accompagna l’esibizione con la danza.

“Per me la danza è un’arte liberatoria che permette di abbandonarsi completamente al ritmo della musica, è una forma di espressione di emozioni, del proprio sé e della propria anima tramite il proprio corpo. Quando danzo, preferisco dare ampio spazio all’improvvisazione e alla creatività, per sentirmi completamente libera di esprimere ciò che mi trasmettono la musica e l’atmosfera in quel preciso istante, facendo mie le sensazioni e cercando di comunicarle al meglio. Ho sempre trovato affascinanti tutte le forme d’arte, ma mi sono focalizzata su quelle che prevedono l’uso del corpo in prima persona al fine di trasmettere suggestioni e creare atmosfere particolari. Il canto è sicuramente la forma di espressione della quale mi occupo maggiormente, ma anche la danza (dalla classica, al flamenco, alla danza del ventre) ha arricchito il mio percorso di vita. Attualmente, ho intrecciato soltanto una volta la danza e il canto in uno spettacolo, in occasione della Festa della Regina di Montefiorino. Tuttavia, ho inserito qualche coreografia in alcuni brani strumentali della Chocobo Band, mentre con i Constraint in genere non danzo, bensì mi limito a utilizzare il corpo in maniera espressiva, quasi teatrale, per contrubuire a creare l’atmosfera giusta per ogni brano. Inoltre, credo che la danza, oltre ad essere una meravigliosa forma d’arte, sia un ottimo strumento per aumentare la propriocezione, la consapevolezza dello spazio, migliorare la propria forma fisica e la reattività, quindi un alleato formidabile per la “vita da palco”.

La gallery del Milady Metal Festival a cura di Matteo Virga:

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