Home Interviste Kuadra. ” L’albero è la lentissima esplosione di un seme”

Kuadra. ” L’albero è la lentissima esplosione di un seme”

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Il 02 luglio i Kuadra festeggeranno i dieci anni di attività con un live al Jack Bikers, Via Lungoticino Lido a Vigevano, per l’occasione abbiamo fatto una chiacchierata con loro per fare il punto della situazione e parlare dell’ultimo lavoro “Non avrai altro Dio all’infuori di te”

Ciao ragazzi, benvenuti sulle pagine di Metal In Italy. I Kuadra si apprestano a festeggiare dieci anni di attività, vorreste ripercorrere con noi le tappe fondamentali della vostra carriera? Come siete cambiati in questo lasso di tempo?

Ogni tappa, ogni prova, ogni concerto è stato per noi fondamentale. Sarebbe difficile riassumere dieci anni in poche righe, però c’è una frase che può descrivere chiaramente il nostro percorso: l’albero è la lentissima esplosione di un seme. Ci siamo presi cura dei Kuadra come di un seme che doveva crescere, e così è stato. Non siamo cambiati, siamo cresciuti, coi concerti davanti a pochi amici, davanti a molti amici, davanti a sconosciuti in giro per l’Italia e poi all’estero, sempre facendo un passo alla volta. Alcuni di noi hanno preso altre strade, altri hanno sommato le loro capacità e le loro energie per sviluppare questo progetto. Siamo felici di vedere il risultato di tutti quei sacrifici.

Il 02 luglio ci sarà un evento che vi vedrà protagonisti, per celebrare questa ricorrenza sarete sul palco in compagnia di tanti amici. Cosa state preparando per la serata? Avete in programma una setlist particolare?

L’unico obiettivo della serata è coinvolgere tutti coloro che hanno creduto e hanno apprezzato quello che abbiamo fatto finora. Suonare le nostre canzoni insieme agli amici e festeggiare il fatto che siamo tra le band più longeve della nostra città.

Per l’occasione presenterete anche l’ultimo lavoro “Non avrai altro Dio all’infuori di te”. Come è nato questo terzo capitolo della vostra carriera discografica? Perché avete scelto questo titolo?

Questo album è stato un parto faticoso. Non sapevamo cosa sarebbe venuto fuori quando abbiamo iniziato a lavorarci. Sapevamo però che non volevamo aver paura di uscire dal seminato, ci piaceva l’idea di esplorare nuovi territori musicali e discostarci da ciò che avevamo prodotto precedentemente. Abbiamo provato molto e riarrangiato molte volte gli stessi pezzi prima di giungere alla versione definitiva. Il titolo riassume i temi affrontati nei testi delle canzoni, è il primo comandamento della nostra amata e odiata società occidentale: ama te stesso, tu sei il centro del mondo, fai sapere a tutti cosa pensi riguardo a qualunque cosa. Molti di noi spendono parte del tempo libero applicando queste regole, sui social ma anche nella vita reale, compromettendo sempre di più il rapporto con gli altri, con il mondo esterno e soprattutto con noi stessi.

Dall’album è stato tratto anche il videoclip per il brano “La Grande Crocifissione”, si tratta della composizione che rappresenta al meglio la release?

Sì. È senza dubbio il brano più rappresentativo del disco, insieme ad Abdul.

Tra l’altro si tratta di un video molto particolare, in cui smartphone e tablet compongono una figura crocifissa. Chi ha curato la sceneggiatura e successivamente la realizzazione? Il concept è stato una vostra idea?

Come tutti gli altri videoclip è tutta farina del nostro sacco. Davide Pannucci, nostro amico e regista anche de Il bene, ha curato le riprese e il montaggio, mentre Cristiano Vassalli ha dato il suo contributo per fotografia e luci.

I Kuadra curano ogni particolare, a partire dall’artwork, passando per gli arrangiamenti ed i testi; le vostre composizioni sono frutto di un lavoro di squadra o c’è una “mente” che propone delle idee?

Siamo una squadra in cui i ruoli sono ormai ben definiti, ognuno di noi ha capito cosa sa fare e cosa può fare. A volte ci piace avvalerci del supporto di altre persone, come nel caso della copertina(ideata e realizzata da Loris Dogana). Mi occupo io dei testi(Yuri), mentre gli arrangiamenti vengono fatti in sala prove e ognuno mette del suo.

Rispetto alle precedenti pubblicazioni, dal punto di vista stilistico quali sono le novità di “Non avrai altro Dio all’infuori di te”?

Questo disco ha evidentemente più dinamica rispetto ai lavori precedenti. Ci sono momenti in cui sottraiamo invece di aggiungere, siamo meno invasivi e aggressivi. Questo certamente è un rischio, ma come detto sopra, ne siamo consapevoli.

Dopo la celebrazione dei dieci anni, quali sono le attività che ci vedranno coinvolti?

Per il momento vogliamo portare in giro il nostro nuovo album, continueremo quindi a suonare in Italia e all’estero.

Bene ragazzi, vi ringrazio per il tempo concessomi. Tutta la redazione di Metal In Italy vi fa i migliori auguri per questi primi dieci anni. A voi il compito di concludere l’intervista con un messaggio ai nostri lettori. A presto!

Non basterà firmare col sangue
Per abrogare la legge del più forte.

Ciao a tutti dai Kuadra.