Home Interviste Korrigans: il Folk Metal estremo “made in Agro Pontino”

Korrigans: il Folk Metal estremo “made in Agro Pontino”

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korrigans band

L’Agro Pontino è una terra ricca di storia, tanti miti e leggende, battaglie epiche combattute fino all’ultimo sangue, è proprio da qui che nasce il concept “Ferocior Ad Rebellandum” dei Korrigans, una band Folk Metal che sin dall’esordio discografico ha dimostrato di avere molto da dire. Solstafir, Thanatos e Spiorad hanno risposto alle nostre domande.

Benvenuti sulle pagine di Metal In Italy. Per rompere il ghiaccio vorrei che presentaste ai nostri lettori i Korrigans. Da dove proviene il vostro nome e quali sono i momenti salienti della vostra storia?

(Solstafir) Ciao, e grazie per lo spazio concessoci! Noi siamo i Korrigans, facciamo Folk/Black Metal e veniamo dall’Agro Pontino, culla dell’antica popolazione pagana dei Volsci, di cui parla il Concept. Il nome indica delle figure mitologiche tipicamente bretoni, simili a folletti. Il progetto nasce nel 2011, come idea mia e di Torc, attraversa una prima fase di maturazione con vari cambi di line up, con i testi ancora prevalentemente in inglese, fino a giungere alla formazione attuale, con l’entrata del nuovo chitarrista Dubnos.

“Ferocior Ad Rebellandum” è un album che contiene precisi riferimenti storici, potreste raccontarci quali sono le storie che vengono narrate nelle liriche e quali le ambientazioni?

(Thanatos) Fin da subito ci siamo scontrati con un’assenza quasi imbarazzante di materiale storiografico, la decisione quindi è stata quella di creare una storia basata su elementi storici reali, come appunto la battaglia di Corbione, ma nello stile dei poemi epici greco-romani. La storia infatti si sviluppa attorno all’immaginaria figura del Baluardo che, come nel più classico dei poemi, è un ibrido tra umano e divino, diciamo che la figura principale che lo ha ispirato è quella di Eracle. Per quanto riguarda invece la Battaglia di Corbione diciamo subito che abbiamo voluto dare una versione ucronica della storia, forse un po’ più romanzata e magari meno veritiera della storia ufficiale… ma, come ho detto prima, le uniche fonti sono quelle scritte da storiografi romani che di certo non brillavano per imparzialità, oltretutto l’idea non era certo quella di fare un trattato storico ma un’ opera godibile, comunque, romanzata o meno, l’esito dello scontro rimane abbastanza fedele alla storia nota a tutti, Roma conquista prima il Lazio e poi gran parte del mondo conosciuto. In realtà ci sarebbe stato anche molto altro da raccontare e molte cose sono state solamente accennate, ho cercato di utilizzare i nomi arcaici laddove possibile, cercando sempre la rima migliore in maniera da rendere il tutto più fluido all’ascolto. Con questo lavoro abbiamo voluto rendere un po’ di giustizia ad un popolo spesso dimenticato.

Da dove nasce l’esigenza di narrare queste storie e soprattutto utilizzare italiano e latino? Ritenete sia un buon modo per rendere comprensibile la narrazione, o ci sono altre motivazioni?

(Solstafir)L’uso del latino e soprattutto dell’italiano, è dovuto al fatto che le vicende narrate riguardano la nostra terra e perciò “cantarle” in italiano ci sembrava il modo giusto per far arrivare all’ascoltatore certi concetti/parole…e poi diciamocelo, il cantato in italiano è molto più bello del solito inglese!

I riferimenti storici presuppongono uno studio approfondito, da quali fonti avete attinto?

(Solstafir)Guarda nel gruppo bene o male abbiamo quasi gli stessi interessi musicali, io prevalentemente vengo dal black metal, avendo anche l’altro progetto HAGALAZ, che siamo io e Torc, che tra l’altro vi invito ad andare ad ascoltare! Gli altri, ad esempio lo stesso Torc e il fisarmonicista Spiorad, vengono dalla musica irlandese tradizionale, oltre che dal metal; il cantante Thanatos suona anche nei Burian, altra valida realtà black metal pontina, e in più il nuovo chitarrista ascolta anche molto stoner/doom e questo sicuramente influirà sui brani futuri, pur mantenendo le stesse sonorità che ci contraddistinguono.

Dal punto di vista stilistico i Korrigans affondano le proprie radici nell’Heavy Metal, nel Power, nel Folk, nel Black Metal, l’introduzione della fisarmonica contribuisce poi a rendere personale la vostra proposta musicale, come siete giunti alla giusta quadratura del cerchio?

(Spiorad)La fisarmonica è lo strumento principale per quanto riguarda l’aspetto melodico e caratterizza il nostro genere, siccome è uno strumento non tipico nell’ambiente metal, ma apparentemente ad una venatura più “traditional”, quale è il genere folk, ma essa non è lo strumento primario, invece, per quanto riguarda la composizione, poiché non sempre partiamo da questa per scrivere i nostri brani, ma anche dagli altri strumenti. Tengo a precisare che non è l’unico strumento folkloristico presente nel nostro full length , data la presenza dei flauti tipici della tradizione irlandese (tin e low whistles) e bouzouki, che danno al tutto un suono ancora più antico.

Sebbene “Ferocior Ad Rebellandum” abbia un filo conduttore ben delineato, tra tutti i brani quali sono quelli che rappresentano al meglio l’essenza della band?

(Solstafir)Non abbiamo un brano che, in particolare, dia l’idea del disco intero, perché i vari brani sono legati dal testo, che è una storia delineata, come dicevamo sopra, e vanno ascoltati in ordine per cogliere al meglio il nostro intento musicale. Forse però, tirando le somme, il brano che più rappresenta il disco è Latium Vetus, che risulta essere il connubio definitivo di tutti gli elementi che ci contraddistinguono musicalmente, dal testo, allo scream di Thanatos, passando per tutta la sezione ritmica, senza mai tralasciare la fisarmonica.

Dalle foto che ho visto sulla pagina Facebook ho notato che curate molto l’immagine della band, quanto è importante per voi prestare attenzione anche a questo aspetto?

(Solstafir)L’immagine che diamo, sia dal booklet che live, è un ulteriore modo per cercare di far tornare l’ascoltatore ai tempi narrati dai nostri brani.

Parliamo del futuro: c’è qualcosa che bolle in pentola? State lavorando a nuove composizioni?

(Solstafir)Attualmente abbiamo del materiale nuovo in lavorazione, che a breve inizieremo a sistemare e provare bene in sala prove. Stiamo valutando cosa e in che formato far uscire del nuovo materiale nel 2015…se volete rimanere aggiornati sulle attività del gruppo questa è la pagina da seguire https://www.facebook.com/pages/Korrigans/103498266405962?ref=ts&fref=ts

Il sogno di ogni musicista è quello di poter vivere della propria musica, immagino che rientri anche nelle vostre aspettative, sebbene in Italia sia molto difficile poter vivere da musicisti, siete d’accordo?

(Solstafir) Ma guarda, il nostro sogno sarebbe di poter vivere con quello che amiamo, ossia il gruppo e la musica…purtroppo in Italia è molto difficile… ma noi continuiamo a lavorare al progetto, andare in prova, scrivere brani nuovi e fare serate…. per il resto…chi vivrà vedrà!
(Spiorad) Beh penso che l’obiettivo sia sempre quello di migliorarsi, suoniamo per passione e perché ci piace ma al momento non è la nostra occupazione principale, certo sarebbe bello potersi dedicare solo alla musica in fondo ma sappiamo tutti quanti che questo è molto difficile, specie in un paese come l’Italia dove se dici che suoni folk in molti pensano alle sagre popolari… il nostro sogno ora è quello di poter dividere il palco con band importanti e partecipare a qualche fest.

Capitolo live: come sono le vostre performance? Ci sono delle date che dobbiamo tenere a mente?

(Solstafir)I live nostri finora hanno avuto un buon riscontro di pubblico, soprattutto al release party di “Ferocior ad Rebellandum”, qui a Latina, nonché all’ultima data su a Pescara, entrambe le volte insieme ai grandi Vinterblot! Rimanete connessi alla pagina per nuove serate, speriamo a breve di potervi dare nuove buone sul fronte live.

Bene, l’intervista è conclusa, vi ringrazio per averci concesso il vostro tempo, vorrei che le ultime parole fossero le vostre, per lasciare un messaggio ai nostri lettori. A presto!

(Solstafir)Grazie a te per lo spazio che ci hai dato!
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Di seguito il link da cui poter acquistare la copia fisica del disco
Nementon Records

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