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What A Confus!on: “Esistiamo solo per suonare dal vivo”

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E’ di ieri l’annuncio di un festival underground promosso e fortemente voluto da loro. I What A Confus!on ci tengono a mantenere la scena attiva: non solo la loro, ma anche quella di tutti gli altri gruppi emergenti che sanno di dover compiere prima i piccoli passi e poi allungare la gamba.
Nei confronti della terra natìa c’è una vera e propria ossessione! Non a caso il secondo album dei WAC! si intitola “Lagolize It” (la recensione) e la titletrack è incentrata proprio sull’importanza di tutelare il Lago di Garda.
Insomma… dovesse andar male con la musica, i What A Confus!on hanno già un posto di lavoro all’Arpa Veneto!

L’intervista:

Ciao ragazzi, benvenuti su Metal In Italy! Iniziamo come di consueto con le presentazioni: chi sono i What A Confus!on? Come nasce la band?
Ciao a tutti i lettori! Noi WAC! siamo una band di quattro ragazzi, tutti provenienti da diversi paesi del Lago di Garda, sponda veronese. Ci siamo conosciuti al tempo delle superiori, abbiamo iniziato proprio a scuola a suonare insieme, all’inizio un po’ per scherzo. Col passare del tempo, siamo diventati una band a tutti gli effetti, capace di togliersi molte soddisfazioni e raggiungere sempre nuovi traguardi.

“Lagolize It” è il vostro secondo full length, rispetto al predecessore “Repollut!on” come si è evoluto il vostro songwriting? Che tipo di esperienze avete vissuto nell’arco di tempo che separa le due uscite discografiche?
Le canzoni che compongono il nostro primo album, sono sicuramente più semplici a livello di songwriting; nascevano molto in fretta, alcune canzoni sono state composte in due prove! Per la composizione di Lagolize It, invece, c’è voluto molto più tempo: il nostro obiettivo era comporre delle canzoni molto più strane, imprevedibili ed allo stesso tempo coinvolgenti… Componendole, volevamo far sì che i futuri ascoltatori si stupissero ad ogni minuto del full length.

Pur essendo accomunato da un sound costante e coerente, so che provenite da ascolti differenti. In che modo queste differenze riescono poi a confluire in un progetto comune?
Nonostante i nostri gusti musicali differenti, siamo sempre stati prima di tutto un gruppo di amici in grado di andare sempre d’accordo e, allo stesso tempo, siamo sempre stati consapevoli di avere quattro teste diverse, ma compatibili. Abbiamo avuto la fortuna di capire che quando qualcuno di noi ha un’idea a livello compositivo –ma non solo-, questa sarà modificata dagli altri, ed è bello vedere come l’idea iniziale si evolva con le modifiche degli altri membri. Di certo per essere un membro dei WAC! è assolutamente vietato intestardirsi sulle proprie idee!

Ascoltando i brani ho notato richiami a Rage Against The Machine, Biohazard, Red Hot Chili Peppers, Suicidal Tendencies, Korn…ma voi come definireste il vostro sound?
Oltre a voler rendere i nostri pezzi imprevedibili fin dal primo ascolto, abbiamo sempre iniettato nelle canzoni un’altissima dose di groove, per far sì che gli ascoltatori muovessero la testa dall’inizio alla fine…E siamo stati ispirati dai gruppi che hai citato, dato che il groove scorreva nelle vene di ogni componente di quelle band sacre. Pensiamo però che Lagolize It possa essere apprezzato anche da chi non sia appassionato del crossover anni 90: anche gli ascoltatori di sound più moderni, o anche più datati, potranno gasarsi all’ascolto dell’album. Il nostro sound non è più crossover, ma è crossover del nuovo millennio.

Diverse sono le tematiche che vengono affrontate nei testi, potreste indicarmi quali sono i topic che contraddistinguono i vari brani?
Noi siamo i What A Confus!on, quindi anche nei testi c’è una gran confusione riguardo le tematiche… In Lagolize It, la title-track nonché primo singolo dell’album, si parla della necessità di tutelare il nostro amato Lago di Garda, Arabico è ispirata dagli eventi della primavera araba dove la popolazione nordafricana ha saputo destituire i dittatori, Toolshuggah è un semplice “flow of thoughts” dove è la musica –e non il testo- ad ispirare il titolo. Siamo come le scale di Hogwarts, ci piace cambiare.

Una domanda che vi avranno posto in tanti: perchè “Lagolize It”? Spiegatemi un po’ la faccenda della East Coast del Lago di Garda… sembra essere una costante, visto che avete ambientato la copertina dell’album proprio su quelle rive.
Il Lago di Garda è per noi quello che era Compton per i N.W.A.. La differenza sta nel fatto che noi non vogliamo fuggire da qui, anzi vogliamo promuovere il posto da cui veniamo il più possibile…Nel corso degli anni abbiamo dato forma, quasi per caso, a quella che oggi è la Crew della East Coast, una community di giovani legati dalle stesse passioni e dalla stessa provenienza…Lagolize It è dedicato alla nostra realtà di provincia, e vogliamo esportare la nostra musica ricordandoci chi siamo e da dove veniamo.

Alla fine di settembre c’è stato anche il release party dell’album. Com’è andata? Cosa è successo quella sera e come hanno accolto i nuovi brani vostri fans?
Il release party di Lagolize It è stato qualcosa di pazzesco…I nostri fans attendevano quella serata da molto, sono venuti amici da svariate parti d’Italia…Era da un po’ che non suonavamo, eravamo curiosi di come avrebbe reagito il pubblico…E siamo rimasti entusiasti del risultato, siamo riusciti a trasmettere la nostra carica anche a loro, abbiamo saltato per due ore consecutive…Tutto ciò che una band sogna l’abbiamo ottenuto quella sera! Ed ora abbiamo ancora più fame di live music!

Dalle foto che ho visto, devo dire che i vostri live sono carichi di energia ed è impossibile per i presenti non lasciarsi trasportare… qual è il vostro segreto? Preferite la dimensione live o quella studio?
Il motivo per il quale noi WAC! esistiamo è perché vogliamo suonare live. Ci sentiamo a nostro agio su un palco, il segreto sta nell’essere sempre entusiasti di far sentire alla gente i pezzi che tu stesso hai composto!

Quali sono i vostri progetti per il futuro? Visto che avete già pubblicato il video della titletrack, quali saranno le prossime mosse dei What A Confus!on?
Tra pochi giorni usciranno sui nostri social i video del “making of” di Lagolize It…Saranno interessanti per vedere come sono nate le tracce del full length! Poi a Novembre gireremo un secondo video… E per l’inverno ci concentreremo solo ed esclusivamente sull’ambito live.

L’intervista è conclusa, andate in pace…ma prima di lasciarci, a voi il compito di lasciare un messaggio ai nostri lettori ed ai vostri fans, ovviamente!
Beh, non si può concludere un discorso senza dire che Lazise sia il più bel paese del Lago! Grazie Stefano per il tuo supporto alle band andergraund!