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Planethard: “Solo ascoltando una band dal vivo se ne coglie l’anima”

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Planethard

Oggi Metal in Italy ha il piacere di presentarvi una delle realtà più brillanti dell’Hard’n’Heavy nazionale, i meneghini Planethard. Sono passati diversi mesi ormai dall’uscita del loro terzo album “Now” (la recensione) , unanimemente accolto con entusiasmo da pubblico e critica.
Noi siamo andati ad intervistarli per captare dalle loro stesse parole le impressioni e le sensazioni che sono seguite all’uscita di “Now“!
A rispondere alle nostre domande la band al completo… signori e signore, i Planethard!

Salve ragazzi, Metal in Italy vi da il benvenuto.
Marco: Un saluto a tutti voi ed a tutti i lettore di Metal in Italy!!!
Stefano: Ciao ragazzi! Che piacere rivedervi!
Alex: Piacere mio e un saluto a tutti i lettori di metal in Italy!!
Davide: Grazie! Ciao a tutti voi !

Parliamo subito di “Now”. In fase di recensione mi sono lasciato andare un po’ troppo a scapocciamenti vari. Il disco è una vera bomba!

Davide: Prima di tutto grazie dei complimenti! Sono molto felice che tu abbia apprezzato l’album perché scriverlo per noi è stato davvero un lavoro intenso. L’album parla della difficile relazione che l’essere umano ha con il tempo che scorre e racconta come, sequestrati emotivamente dalla quotidianità, rimbalziamo tra passato e futuro impegnandoci faticosamente a rimanere nel momento presente.. nel qui e ora.. nel “Now”! Siamo molto soddisfatti di affermare con fiducia che ogni frase, ogni riff e ogni armonizzazione è esattamente dove volevamo che fosse e, a nostro modesto parere, al posto giusto!

Alex: Ti ringraziamo, questo disco rappresenta una vera e propria svolta per noi Planet.. abbiamo fatto veramente tutto il possibile per avere un risultato che rivelasse una svolta artistica, e che in effetti abbiamo trovato sia dal punto di vista strumentale abbiamo ricercato dei suoni decisamente più moderni senza modificare l’anima melodica della band e poi la vera grande rivelazione, l’arrivo di Dave!!! E vorrei che fosse proprio lui a parlarti di “Now”.
Come on!! Dave !!!!!!!

Produzione potente e cristallina, se non vado errato ti sei occupato anche tu della produzione, quanto è importante occuparsi in prima persona delle proprie composizioni?

Marco: Questo ti permette di avere il pieno controllo sulle tue canzoni. Ogni singolo accordo, nota, colpo di batteria, armonizzazione etc. è stato studiato insieme a Matteo Magni del Magnitude Studios a Seregno, produttore artistico di NOW oltre che del mio disco solista EVERYTHING I HAVE TO SAY… . Con Matteo abbiamo fatto un vero lavoro da “team”, abbiamo preso in considerazione tutte le strade possibili immaginabili per questo album ed il risultato è andato ben oltre alle mie aspettative per fortuna!

“Now” è il vostro terzo album, sta ottenendo un buon riscontro. Come vedete oggi il vostro “recente” passato? Quanto ritenete di essere maturati?

Marco: Il passato, quindi i due dischi precedenti ci hanno permesso di evolverci e maturare un album come “NOW”. Ci siamo evoluti sia dal punto di vista degli arrangiamenti, che delle tematiche trattate nei testi e ovviamente dal punto di vista compositivo. Ogni album segna il periodo storico della band e “NOW” è il nostro “Qui et Ora!”.

Stefano: Moltissimo. Non abbiamo assolutamente alcun rimpianto per i precedenti lavori ma riteniamo che NOW sia davvero un passo avanti.

Nel corso della vostra carriera avete diviso il palco con i mostri sacri dell’Hard’n’Heavy, che cosa avete provato? C’è qualche aneddoto o episodio divertente che ci volete raccontare?

Stefano: Eccitazione, adrenalina, voglia di spaccare il palco in due!!! Sensazioni uniche, che ti assalgono quando hai davanti 400-500 persone e delle band dopo di te che non puoi assolutamente deludere!
Un episodio indimenticabile lo ricordo al supporto Europe all’Alcatraz, nel 2007, quando inconsciamente, dopo essere salito sul palco, mi tolsi la maglia prima di iniziare a suonare e… un boato di approvazione da 3000 persone mi ha assalito! Quando si sale su un grosso palco, finché le luci non sono accese, non si vede nulla nemmeno del pubblico, non mi resi conto di quante persone ci fossero e che l’attenzione di tutte era su di me poiché sono stato il primo musicista a salire su quel palco quella sera! Non me lo scorderò mai.

Alex: Per noi è sempre stata una sfida dietro l’altra, e avere la soddisfazione di poter condividere palchi con Big è di per sé un esperienza indescrivibile, ricordo l’atmosfera che si respirava dietro le quinte, all’ultimo Gods of Metal nel 2012 dove incrociai e conobbi Nikki Sixx che era appena arrivato ovviamente loro avevano a disposizione una location separata da noi opener, ma fu un incontro molto piacevole se pur veloce e ricordo l’assoluta disponibilità di Nikki…

Torniamo alla musica. In fase di recensione ho parlato di Hard Rock, sul vostro sito internet c’è scritto Alternative Rock: al di là delle etichette quali sono le vostre principali influenze?

Davide: In modo molto istintivo e semplice crediamo di essere riusciti a creare un appassionante mix di sonorità taglienti ispirate all’Hard Rock più classico e di nuovi suoni orientati in modo naturale all’Alternative Metal americano. Per interpretare le canzoni dell’album mi sono lasciato ispirare da due cantanti che amo molto, seppur davvero diversi: Jon Bon Jovi e Jorn Lande. Si potrebbe quasi dire che le linee vocali sono state pensate ispirandosi a… “Jorn Bon Jovi”! Ah ah ah! Lascio la parola a Marco che sicuramente saprà dare una risposta più seria della mia.. Eh eh..

Marco: L’etichetta Hard Rock/Alternative Metal è fatta solo per avere un riferimento, credo che in NOW si possa parlare di varie influenze. Uno degli aspetti positivi di suonare nei Planethard è che ognuno ci mette del suo. Anche se principalmente sono io il compositore della band, ognuno in base alle proprie influenze, inserisci degli elementi che lo contraddistinguono. Sono dell’idea che quando c’è la giusta alchimia tra le persone il processo compositivo vien da sè. Se cambi un elemento all’interno di una band, cosa che abbiamo fatto noi perchè questo è il primo album con i Planethard di Davide Merletto, è normale cambiare anche direzione, è giusto che ognuno possa esprimere quel che ha dentro e Davide ha fatto davvero un lavoro superlativo!

Parliamo un po del video di “Play Harder”: dove lo avete girato?

Marco: Le scene sono state girate:
– nella palestra dove mi alleno e faccio Boxe, alla Kaleidos Sport di Bovisio Masciago, anzi ne approfitto per salutare Fabio Olivato il mio coach, che si è prestato a recitare nelle scene di boxe appunto.
– nello studio di un nostro amico tatuatore Mauro “Mad” Dodaro, il Traveller Tattoo Studios di Muggiò, nel quale abbiamo pensato di far tatuare davvero Alice Mc Twisp da Valentina Leone, che interpreta la protagonista in tutto il video. Valentina è una vera professionista! in particolare nelle scene in palestra, nonostante fosse per lei la prima volta con i guantoni in mano, ha dato il massimo e questo aspetto si vede nel video!
– nel negozio di articoli per le feste a Lissone: Divertifeste, con Alessia Porto chitarrista delle Bad Reputation che ha recitato la parte della cliente difficile, da li ha preso il soprannome che non posso scrivere qui! Ci siamo divertiti tantissimo perchè essendo un negozio anche pieno di scherzi, puoi immaginare! Ricordo che ho inalato dell’elio e mi sono messo a cantare a squarciagola il ritornello di Play Harder, risultato, tutti morti a terra dal ridere e Tommy Antonini il regista del video, ci ha messo un 10/15 minuti a riprendersi; davvero gran bei momenti!
nello studio medico: Energie Centro Medico a Cesano Maderno, in cui oltre a Valentina Leone, ha recitato Alberto Zampolli, che ha il fisico di un pit bull! Cantante di una band di nostri amici Outrider, che spesso aprono dei nostri concerti.
Dove noi suoniamo, siamo invece al Massive Arts a Milano.
Che dire! si è creato davvero un gran bel team ed è stato un piacere avere tutti questi amici nel nostro videoclip!
Dimenticavo!!! C’è stato anche il mitico Thor, il cane di un nostro grande amico Gianluca D’Amico, gran fotografo!

La Scarlet Records sembra aver puntato molto su di voi, siete soddisfatti del loro lavoro?

Stefano: Assolutamente si. Filippo (Bersani), che salutiamo, ha reso tutto il pacchetto un prodotto professionale e lo ha sparato letteralmente in giro per tutto il mondo. La critica internazionale sta reagendo benissimo (vedete le recensioni) e speriamo un giorno di poter dimostrare il nostro talento anche in palchi oltre confine.

Davide: Mi associo totalmente al pensiero di Steve, Scarlet dimostra da sempre di essere una delle migliori etichette indipendenti italiane sia con le parole sia con i fatti. Il nostro impegno è quello di continuare a produrre musica di qualità per conservare la grande fiducia che hanno risposto in noi.

Voi siete di Milano, da decenni croce e delizia della scena rock: sempre in prima linea ad anticipare le tendenze ma spesso disunita e con poca collaborazione nell’underground…

Alex: Beh chi nasce, vive, artisticamente la propria musica nella sfera underground non può che essere d’accordo con le te, Milano può dare molto spazio a diversi generi musicali ma per quanto riguarda il rock e il metal ultimamente bisogna veramente prendere la lente di ingrandimento.
Stefano: Milano è Milano, in tutto, anche nel Music Business. C’è il meglio, sforna il meglio, ma non gode forse della stessa compattezza che c’è in altre zone d’Italia. Forse è proprio questo che la rende così unica.

Siamo alla fine, nel ringraziarvi per il tempo che ci avete concesso vi lascio carta bianca per un saluto ai nostri lettori.

Marco: Grazie a voi per la fantastica intervista! Ci si vede on the road!!!
Stefano: Beh, che dire, grazie e voi di Metal In Italy per il grande lavoro che fate per noi band e grazie ai lettori che supportano il vostro è nostro lavoro. Mi raccomando, una band si può giudicare bene o male da un disco, ma solo dal vivo si riesce ad apprezzarne l’anima. Venite ai concerti, non ve ne pentirete.

Alex: Ti ringrazio io per la possibilità che ci hai dato di poter parlare un po’ di noi, ma soprattutto del nostro disco del quale andiamo molto orgogliosi!! Spero di vedervi ai prossimi live!!!! Rock & Roll !!!!!

Davide: Grazie a voi, è stato un piacere ! Il rock italiano è vivo e scalpitante, sostenete le band del nostro paese andando ai concerti e acquistando i loro album ! Ovviamente, potete cominciare dai Planethard: Now !